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  • annapasquini1979

Incontro con l'autore: Michele Zumbo


Ciao Michele, parlaci di te, chi sei e che fai nella vita? Ciao Anna, sono Michele e ho da poco passato i quaranta. Nella vita faccio l'operaio in fabbrica e fino a qualche mese fa avevo anche un secondo lavoro come pizzaiolo. Nel tempo libero mi piace fare sport, leggere, passeggiate in famiglia e, una volta messa a nanna la bimba la sera, se le energie me lo concedono mi dedico alla scrittura. Proprio per avere più tempo da dedicare a lettura e scrittura ho deciso a settembre 2021 di lasciare il secondo lavoro, per poter concedere più spazio a queste passioni nel fine settimana.

Parlaci del tuo libro. Scrivere “Athlien, il maestro darmi” è stata una sfida fin dal principio. In realtà avevo cominciato a scriverlo quando avevo ventotto anni. Ero circa a metà quando, a causa di un temporale, il computer e tutto ciò al suo interno andò in malora. Persi la voglia di ricominciare a scriverlo e accantonai l'idea. Fu nel marzo 2020, in pieno lockdown da covid, che la mia compagna vedendomi ciondolare sul divano nella prima settimana a casa da lavoro mi disse: «Ma non hai niente di meglio da fare che stare davanti alla televisione tutto il giorno?» Fu come una sveglia. Accesi il computer e ricominciai a scrivere. Bastò la prima frase e tutto prese vita nella mia testa, come scene di un film da descrivere e mettere su carta. Il libro ci porta ad accompagnare Athlien nel suo viaggio, nel quale ho cercato di introdurre dei concetti di vita e moralità per me importanti uniti a quel panorama di Epic Fantasy che ho sempre adorato, inserendo personaggi e, in alcuni casi, eventi che hanno fatto parte della mia vita. In particolare il padre di un mio amico si è rivisto in Bran, mentre Axonar e Nadire sono due fratelli con i quali giocavo a giochi online. Kaltos è un mio vecchio compagno di allenamento e così via. In poche parole: durante gli anni ho cambiato tanti lavori e fatto tantissimi sport, che mi hanno portato a confrontarmi con una multitudine di persone, questo mi ha aiutato a “costruire”, a mio avviso, personaggi e situazioni genuine. Alle quali ovviamente non potevo mancare ad aggiungere delle sane battaglie.

Chi è il tuo protagonista e quanto ha in comune con te? Il Protagonista è Athlien, un guerriero mezzosangue che decide di vivere in lutto dopo aver perso la sua migliore amica. Gli eventi lo portano comunque al dover guardare avanti e lo fa con risolutezza e coraggio. In questo personaggio ho messo alcuni lati di me: da un lato cinico al punto di sembrare spietato e crudele, ma solo con chi se lo merita; dall'altro altruista e pronto a tutto per le persone che ama. Due facce di una medaglia.

Ritieni che il genere fantasy sia molto o poco considerato e perché? Sinceramente ritengo che sia poco considerato perché spesso si vedono storie riguardanti elfi, nani, orchi e così via come personaggi per storie di bambini. Oppure che la magia sia talmente surreale che non valga la pena leggere testi che la riguardano. Mi piace fare questo esempio: cartoni animati. In Giappone sono alla pari, se non addirittura superiori, alle produzioni di film e serie televisive. Questo perché trattano argomenti anche seri, di vita quotidiana e sono fatti in maniera sempre più accurata. Eppure molte persone, quando riferisco loro che tuttora guardo anime, mi dicono: «no, io ho superato la fase dei cartoni animati, sono cresiuto.» Ecco, lo stesso vale per il fantasy. Molti lettori “sofisticati” sono troppo cresciuti per storie di elfi e troll. A mio avviso, invece, qualunque scritto può insegnarci qualcosa, aprirci ad un nuovo punto di vista, farci ragionare su concetti ai quali non avevamo pensato.

Quali e quanto hanno influenzato la tua scritture le letture fantasy? Le scritture fantasy mi hanno influenzato tantissimo, in particolar modo Terry Brooks che adoro, sia per le trame che per lo stile di scrittura. Non a caso il mio personaggio preferito dei suoi libri è Garet Jax, che era un maestro d'armi. Anche se i primi passi nelle letture fantasy li ho fatto ai tempi della scuola media, con i libri-game di Lupo Solitario di Joe Dever. Semplicemente immenso. Scrivere non uno o due, ma una collana di libri-game richiede un' abilità a mio avviso straordinaria.



Che accoglienza sta avendo il tuo libro? L' accoglienza penso sia positiva. A meno di un anno dalla data di pubblicazione il romanzo ha raggiunto oltre trecento lettori e, considerando il fatto che si tratta di un self publishing tramite Amazon, per uno scrittore emergente mi sembra un ottimo risultato. In particolare vorrei spendere una parola di ringraziamente verso altri autori, autrici e bloggers che hanno letto il romanzo e lo hanno recensito. Le loro critiche costruttive mi aiuteranno tantissimo per i miei prossimi lavori.

Chi ha realizzato i disegni al suo interno e quanto sono importanti per la narrazione del libro? Il disegnatore e fumettista Tommaso Bianchi (che alcuni nel panorama fantasy avranno sentito grazie alle sue collaborazioni per Dragonero ed altri lavori per la Bonelli) è innanzitutto una bellissima persona. Ci siamo presi subito in simpatia e bastava uno schizzo su un pezzo di carta per fargli capire cosa volevo. Mi ha consigliato sulla copertina, alla quale ha collaborato anche Daniele Rudoni (disegnatore manga e colorista Marvel), e i suoi disegni hanno indubbiamente arricchito il libro dando anche modo ai lettori di vedere e conoscere creature del panorama fantasy che raramente vengono nominate o descritte nei libri.



Che messaggio trasmette il tuo libro e quanto credi sia importante diffonderlo? A differenza di molti libri, fantasy e non, che si limitano alleterna lotta del bene contro il male o delle storie d'amore, nel mio ho provato a trasmettere un messaggio di amicizia. Lo stesso Athlien si muove non per voglia di combattere, per sconfiggere il male o per trovare l'amore. Ciò che lo spinge è lamicizia, quel sentimento a volte sottovalutato, ma che a mio avviso può essere paragonato a ciò che si prova per la propria famiglia. La dedica in fondo al libro, non a caso, è per la mia migliore amica.


Grazie e buona fortuna per tutto!


Anna Pasquini


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