top of page
Cerca
  • annapasquini1979

Incontro con l'autrice: Francesca Erriu Di Tucci

Un romanzo toccante e davvero indimenticabile questo esordio di Francesca Erriu Di Tucci: "Come il giorno e la notte", edito da Montag. Ma andiamo a conoscere meglio l'autrice...

1. Ciao Francesca, parlaci di te, chi sei e che fai nella vita?

Principalmente mi occupo di lingue straniere, una passione-lavoro che va dalle traduzioni all’insegnamento; insieme a questo amore per la letteratura, che nasce sin da adolescente, porto avanti la passione per il cinema (con un passato di gestione di cineclub) e i percorsi olistici – percorsi che mi portano a una continua ricerca.

Sono divisa tra Cagliari e Roma, due realtà molto diverse ma che mi rappresentano entrambe. Ma si sa, le isole mantengono un posto speciale nella vita di chi le abita.



2. Da quanto scrivi?

Sin da bambina, alle scuole elementari, quando scrissi un piccolo tema su “I ragazzi della via Pal” e mi accorsi in realtà di aver creato una nuova storia. Alle scuole medie ci fu una sorta di blocco, la professoressa di italiano diceva che non ero portata. Ma poi diedi retta a un’altra professoressa, e alle superiori partecipai al mio primo concorso letterario e da allora non ho mai smesso.



3. Come è sorta l'idea per questo bellissimo romanzo "Come il giorno e la notte"?

L’idea nasce da mie varie esperienze di vita (il lavoro nei centri sociali) e da opere che hanno segnato la mia giovinezza (come Christiane F.); i personaggi prendevano forma finché la storia si presentò come un vero e proprio film. Infatti l’idea del romanzo nasce prima come soggetto cinematografico – durante un corso di sceneggiatura a Roma – rimasto poi nel “cassetto” per un po’. Solo dopo qualche anno, con più tempo a disposizione e mettendo da parte il censore interiore, sono riuscita a scrivere il romanzo per inviarlo al Premio Montag.



4. Parlaci di Vin e Tom.

Vin e Tom hanno un’età difficile, 16 e 17 anni, ma soprattutto una vita difficile. Si possono definire “ai margini”, alcuni li chiamerebbero sbandati. In realtà, a ben guardare, hanno entrambi una famiglia alle spalle; potrebbero, in qualche modo, redimersi e tornare ad una vita più semplice, più comune. Ma loro sono due astri che brillano, sono unici, complementari, ma divisi.



5. Hai tratto ispirazione da fatti o persone che hai conosciuto?

In questa storia ci sono gli adolescenti che ho conosciuto, incontrato, e l’adolescente che sono stata. Ci sono i ragazzi che vedo a scuola ogni giorno: quello problematico, quello timido, quello strafottente. C’è la bellezza di un’età piena di contraddizioni. E anche i personaggi adulti, non fanno altro che rispecchiare questo.


6. C'è qualcosa di te nei tuoi personaggi?

Certamente sì, anche se possono sembrare così lontani da me. Io penso che ci sia un pezzo di chi scrive in ogni romanzo, un pezzo dell’artista in ogni opera. Altrimenti non sarebbe arte, sarebbe altro.


7. Ho trovato dei punti in comune con alcune sceneggiature importanti, come quelle di Pasolini, coi suoi ragazzi di vita e con quella ambientata in India, the milionaire, dove un uomo senza scrupoli salva solo in apparenza bambini poveri dalla strada ma poi li addestra a chiedere l'elemosina storpiandoli per attirare l'attenzione o li fa prostituire. Ci sono elementi in comune?

Ti ringrazio molto per questi accostamenti, che mi fanno onore. Pasolini è uno dei miei punti di riferimento, un artista e intellettuale, il “romanziere delle borgate” come lo definì Moravia, e quindi ti rispondo che certamente la mia ambientazione e i miei personaggi si ispirano anche ai Ragazzi di vita, alla sua opera che mette al centro gli ultimi, i dimenticati. Anche se nel romanzo non indico volutamente i nomi dei luoghi, né la città – perché potremmo essere in qualsiasi posto - nella mia mente c’è la periferia di Roma, e c’è il mare di Ostia, con un piccolo omaggio che qualcuno forse potrà cogliere.



8. che accoglienza sta avendo?

Sono abbastanza soddisfatta, ho ricevuto riscontri molto positivi e recensioni dalle persone che l’hanno letto e lo stanno leggendo. Mi rende felice dare delle emozioni con la mia storia e il traguardo della pubblicazione è per me anche un punto di partenza. Confido molto nel passaparola, perché promuovere un romanzo al giorno d’oggi non è semplice.

9. prossimi progetti?

Al momento mi dedico soprattutto a racconti e poesie, che pubblico anche nel mio sito “Dalla Stella alla Terra”. Collaboro con alcune riviste, tra cui la neo-nata “Malpelo” (L’Undicesima copia ed). Lavoro spesso a più idee contemporaneamente, ma il prossimo progetto su cui vorrei concentrarmi è un soggetto nato qualche anno fa: ambientato nel futuro, è la storia di una dottoressa e di un paziente radioattivo che sono costretti a compiere un viaggio insieme verso il nord Europa, senza potersi mai toccare per il rischio del contagio. Una storia che in questo momento sembrerebbe fin troppo attuale…


Grazie di cuore Francesca e ancora congratulazioni per il tuo bellissimo romanzo!

Anna Pasquini

34 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Post: Blog2_Post
bottom of page