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  • annapasquini1979

Incontro con l'autrice: Maddalena Mantovani

Ho letto "Prima la voce" di Maddalena Mantovani, ecco l'intervista da leggere tutta d'un fiato! :-)

Chi sei? Parlaci di te.

Prima di essere una scrittrice, sono anzitutto una lettrice. Sono cresciuta in mezzo ai libri. Entrambi i miei genitori hanno sempre letto molto, mia zia Marilena ha gestito per anni una libreria, e nel corso degli studi ho avuto la fortuna di incontrare insegnanti molto attenti a promuovere la lettura.

Intorno ai 16 anni ho chiesto ai miei genitori di regalarmi una macchina da scrivere, e ricordo quando seduta alla scrivania picchiettavo sui tasti della mia Olivetti Lettera 12 per scrivere delle storie brevi.

Crescendo, l’Università prima e la professione poi mi hanno distolta dalla scrittura, ma nell’ultimo periodo mi sono riavvicinata anche grazie all’amico scrittore Andrea Gerosa che mi ha coinvolta come “correttore di bozze” nella stesura dei suoi thriller.

Ho scritto dei racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati on line.

“Prima la voce” è nato dal desiderio di un’opera di maggiore intensità, costruita attorno a diversi personaggi, e capace di coinvolgere il lettore e suscitare suspense.



Di che parla il tuo libro?

La protagonista è Emma, una studentessa universitaria alle prese con la stesura di una tesi di laurea sul Caravaggio. Un giorno riceve la telefonata di un commissariato, che la costringe a partire immediatamente per Roma. Qui la dottoressa Damiani sta indagando sulla morte di Caterina Leonardi, la quasi “ex” moglie di Jacopo Doschi, uomo del quale Emma è innamorata, nonché padre del figlio che porta in grembo. Nel corso di un’intera giornata, dunque, le due donne si confronteranno, e nella stanza del Commissario si succederanno i colloqui con i diversi soggetti che in un modo o nell’altro hanno avuto un rapporto con la vittima. Emma si troverà ad interrogarsi su Jacopo, a dubitare, a temere per il suo futuro e per quello di suo figlio; nel mentre conoscerà Federica, una coetanea presa di mira da uno sconosciuto ammiratore. Al calare della notte, alla fine di un estenuante confronto, la dottoressa Damiani riuscirà infine a risolvere il mistero della morte di Caterina.


Quanto c’è di te nella protagonista?

Sicuramente io ed Emma condividiamo l’amore per la pittura, in particolare per Caravaggio. In una vita parallela mi sarebbe piaciuto lavorare in un museo o in una galleria, curando l’allestimento delle mostre e la presentazione al pubblico dei capolavori dell’arte. Anche caratterialmente, probabilmente, ci sono dei tratti che ci accomunano, ma direi che c’è qualcosa di me anche negli altri personaggi femminili. Come Matilde, ad esempio, anch’io mi diverto un sacco a girare per mercatini dell’antiquariato in cerca di oggetti particolari!



Hai un autore di gialli preferito?

Come molti potrei citare Agatha Christie, ma tra i contemporanei mi piacciono Alicia G. Bartlett, Joel Dicker e Gianrico Carofiglio.


Che risposta ha avuto il libro?

Buona, direi. I lettori trovano che io abbia uno stile molto scorrevole e intrigante. Qualcuno ha letto il romanzo davvero tutto d’un fiato. Ho avuto l’occasione di presentare il libro in qualche biblioteca comunale raccogliendo molti complimenti, cosa che mi ha reso immensamente felice!


Prossimi lavori?

Ho in mente una storia con dei nuovi protagonisti, ma sempre incentrata su un’indagine per omicidio. Il giallo è il genere che più mi affascina; mi appassiona l’idea di coinvolgere il lettore attraendolo nelle vicende della storia fino al punto da non riuscire a mollare la lettura per il desiderio di scoprire la verità. Per quanto nel corso del libro ci possa essere l’occasione di soffermarsi e riflettere su qualche tema di attualità, il mio intento è solo quello di trasmettere emozioni e suscitare empatia.


Anna Pasquini


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