(Segnatevi questo nome: Ilaria Mainardi. Perché andrà lontano, eccome!)
LA QUARTA DIMENSIONE DEL TEMPO - di Ilaria Mainardi
Presentazione di Anna Pasquini
Un libro che sembra una sceneggiatura, di chi? Dei fratelli Coen ovviamente, per il piglio divertente e irriverente, attuale e profondo!
James, affermato pubblicitario newyorkese, con uno studio avviato, una segretaria amorevole, amichette al bisogno, e Gavin, l'amico fraterno e spalla indiscussa, vede la propria vita totalmente sconvolta dal ritrovamento di una lettera, vecchia di 27 anni, della madre, con cui, poco più che adolescente, chiuse in modo brusco ogni contatto.
Gavin lo convincerà a recarsi all'indirizzo indicato sulla busta, in Missouri, e da qui inizierà un'odissea rocambolesca ricca di sorprese e farcita di personaggi solo all'apparenza superficiali, come Pablo, una drag queen molto pittoresca, che si rivelerà decisamente utile nella ricerca di Lucinda (madre di James) e darà prova di grande sensibilità e Clara, una donna allergica ai pettegolezzi e alle banalità , schietta e rustica, con alle spalle una storia famigliare drammatica.
Non mancheranno situazioni divertenti, personaggi folli e dialoghi sui generis.
La narrazione a tratti mi ha ricordato Mordecai Richler con la sua versione di Barney, è una scrittura decisa, sofisticata, forte, moderna, irriverente, ironica, immediata, "maschile", tale è la capacità dell'autrice di entrare nei panni di James e Gavin e mostrarceli nel loro quotidiano, senza filtri né sovrastrutture.
Ho apprezzato moltissimo un altro aspetto: spesso leggendo storie di autori emergenti ambientate all'estero, noto moltissime lacune, invece qui sembra proprio che a scrivere sia un autore americano, un americano colto e preparato, che cita molti film di livello e sa decisamente il fatto suo.
Brava Ilaria!